23 dicembre 2017

Pinkie (mignolo)

"Viviamo in competizione evolutiva con microbi, batteri e virus. Non c’è nessuna garanzia che saremo noi a sopravvivere." (Joshua Lederberg)
Forte di questo bell'incoraggiamento mi accingo a spostare di giorno in giorno e ora di settimana in settimana quel magico momento in cui, forse, se sopravviverò, mi scaraventerò fuori di casa per ossigenarmi a fondo i polmoni, la coscienza e il ribollente inconscio. Per correre finalmente incontro al nulla che tanto mi attende e tanto sento di desiderare. "Il nulla" che non posso continuare ad ignorare, ma senza il quale la materia della mente non può stare in equilibrio con il corpo. Senza questo "incontro del nulla" non avviene dialogo tra ciò che ho, il pensiero consapevole, e ciò che sono, l'impensabile inconscio che sogna e parla con l'anima. E' indispensabile la fatica, la soglia del dolore. Senza corsa, da fermo, non c'è apertura per la tensione di questa vita o spiraglio di fuga dai sogni sognati e mai realizzati.

Da più d'un mese combatto contro un'infezione batterica, forse, che mi gonfia un mignolo, lo arroventa e mi rende difficile tenere in pugno la situazione (nel vero senso letterale), e mi rende ridicolo quando bevo il caffè con il mignolo alzato in segno di nobiltà (a cui non aspiro). Prima il cortisone, poi l'antibiotico: un miglioramento iniziale in entrambi gli approcci e poi il ritorno sordo del gonfiore, del rossore e del dolore che non è quello che sta in cima alla fatica, ma quello che sta in fondo al corridoio di un pronto soccorso dove non voglio andare.

15 ottobre 2017

Corsa da Re 2017

Succede che si entri in una reggia, trascinati da un fiume umano quasi in piena di vita, e la dinamica della mente si fa meditativa. Vedo i corpi colorati: mi accorgo di vedere che vedo i corpi colorati; mi accorgo di vedere il vedere che vedo i corpi colorati... 

Mi lascio assorbire, recettivo, privo di pensieri. Consapevole di essere ancora una volta capitato in mezzo al movimento e senza alcun motivo. Sono mosso verso il centro dei giardini reali. Sospeso, spinto, invitato là dove l'inconscio e la passività della coscienza si riuniscono in una totalità di pulsioni, tensioni e stati emotivi che germogliano vita, ma sono esclusi dalla ragione.

"La meditazione è l’unico tempio in cui, quando entri, sei davvero all'interno di un tempio" diceva forse Osho. E questo tempio oggi è all'aperto qui intorno a me, è al chiuso qui dentro me, è dentro tutti i corpi in movimento che contemplo. Lentamente mi lascio filtrare da sguardi e sorrisi e rumori, come una bustina di tè. S-corro via, s-corriamo via tutti mischiandoci in ottomila bustine piene di essenze di umana bellezza. Libertà di non pensiero.

Alla fine del tè non si medita più, ma solo perché il ristoro è veramente un ristoro da Re.

Incredibile raduno ai giardini reali di Venaria

8 ottobre 2017

TomaTrail 2017

Una somma di piccole cose, una somma di passi che arrivano a cento...

Canticchio Fabi, lo assimilo nel visionario disegno che compare unendo i punti tra "il sorriso regalato ad un passante" e le "scelte sbagliate che ho capito col tempo". C'è vita, ancora irrequieta e salvifica vita, nonostante i minuti sprecati che non ritorneranno... Oltre la malinconia dell'autunno.

Finalmente si corre tra prati, boschi, verdi e azzurri, salendo e scendendo come cani da pastore, o quasi. La giornata estiva, un'occasione perfetta. A Condove, in Val Susa, il TomaTrail disegna lento e pomeridiano (partenza alle 15:30) un tracciato boschivo, molto insidioso nelle strette mulattiere. 

Ricci di castagne rimbalzano come mazze ferrate tra le foglie polverose. Pietre sconnesse, in rilievo o nascoste, sono trappole naturali nella pendenza della discesa. Fatico, intuisco la parabola della vita. Salita, discesa. 16km e 1000m D+ fanno riflettere e comunque ringraziare di essere ancora in grado di affrontarli con sfrontatezza. 

Incontro gli amici degli "Orchi Trailer" e alcuni veterani di queste manifestazioni. Solidali e solari. Ma quando incontro i giovani, molti, capisco che saranno loro ad imprimere nell'album del tempo le tracce di una migliore umanità. Musica è.


Nel gruppo degli Orchi

Circa 200 al via sul percorso "lungo"


All'arrivo dopo "allungo" vinto da Paolo

P.S.: Taglio il traguardo in 1 ora e 56 minuti (a 27 minuti dal primo assoluto): una piccola somma di felicità.

26 luglio 2017

Pecora

Socrate diceva non so niente, proprio perché se non so niente problematizzo tutto. La filosofia nasce dalla problematizzazione dell'ovvio: non accettiamo quello che c'è, perché se accettiamo quello che c'è, ce lo ricorda ancora Platone, diventeremo gregge, pecore. Ecco: non accettiamo quello che c'è...
(Umberto Galimberti)
E' da mesi che ci giro intorno. Prima un po' di stanchezza, poi un po' di male all'anca. Un po' di riposo e poi un lunghissimo mal di schiena. Dopo, ancora stanchezza e lombalgia. Ad ogni cenno di ripresa è seguita l'inversione di rotta, la frenata, la camminata. E' come se un piano inclinato si materializzasse appena inizio a saltare. Il fatto grave è che la frazione d'inclinazione aumenta giorno dopo giorno. Non sapendo perché ciò accade, problematizzo, somatizzo, divento parte del gregge, divento pecora. Non sono più capace di esercitare quella filosofia dell'"alzati e cammina" che sono tutte palle... Beh, che sarà mai...


16 luglio 2017

La contromisura

La prospettiva:

Da un'intervista sul Sole 24 Ore, il presidente dell'Inps Tito Boeri informa che "bloccare gli adeguamenti dei requisiti di pensionamento all'aspettativa di vita costerebbe molto alla spesa pubblica; bloccarli a 67 anni (dal 2021 in avanti) costerebbe 141 miliardi (da qui al 2035), che si tradurrebbero in aumento del debito pensionistico".

Questo va ad aumentare lo stress ossidativo generazionale e contribuisce a ridurre la speranza di vita e le pensioni da erogare. L'operazione si basa sulla statistica, ma anche sull'illusionismo che mescola l'ipotesi di vivere (seppur lavorando) all'ipotesi di lavorare (seppur vivendo) in un mondo disposto a tollerare (la lentezza senile). Che poi, si sa, l’invecchiamento della società è solo un processo che dipende da come si definisce l’anziano. Over qualcosa.

La statistica:

Nel 2016 sono nati in Italia 474 mila bambini, il peggior risultato dall'Unità d’Italia ad oggi. L’invecchiamento della popolazione è un elemento strutturale, reso ancora più evidente dalla crisi economica.

In Italia, la speranza di vita alla nascita è di 80,3 anni per gli uomini e 84,9 per le donne (erano 80,7 e 85,6 nel 2014). Entrambi i dati restano superiori alla media europea che è di 77,9 e 83,3. (Tra la Campania e il Trentino ci sono 3 anni di differenza a favore del nord)

L’indice di vecchiaia è il rapporto tra la popolazione over 65 anni e la popolazione di 0-14 anni, moltiplicato per 100. Questo dato nel 2015 era di 157,7. Questo significa che ci sono molti più anziani che giovani, e che questo sbilanciamento è in continua crescita.

L’indice di dipendenza è il rapporto tra popolazione over 65 e popolazione in età lavorativa, cioè tra i 15 e i 64 anni. Ogni 100 persone in età lavorativa ci sono in Italia 33,7 persone oltre i 65 anni. Si tratta del dato peggiore d’Europa (28,1 è il dato medio europeo). I paesi dove questo rapporto è migliore sono Slovacchia (19,7), Irlanda (20) e Lussemburgo (20,5).

La popolazione over 65 rappresenta il 21,7% della popolazione italiana, contro una media europea del 18,9%. Le proporzioni sono aumentate in modo molto significativo con il passare del tempo, basti pensare che nel 1983 la quota di over 65 era del 13,1%.

L'età mediana della popolazione si attesta a 45,1 anni contro una media europea di 42,4. Entrambi i dati sono in continuo aumento. Nel 1960, in Italia, l’età mediana della popolazione era 31,7 anni. In questo caso la Germania ci supera (a 45,9), mentre il paese più giovane d’Europa è l’Irlanda (36,4 anni), seguito da Cipro (37) e Slovacchia (39).

La contromisura:

Ogni persona ha le proprie contromisure. 
Qui un esempio estremo: smettere di lavorare (link al blog di Francesco).




15 luglio 2017

R-esistenza

A soli 40 anni si è spenta oggi l'iraniana Maryam Mirzakhani, la prima donna a vincere il Nobel (la medaglia Fields) della matematica. Amava definirsi una "pensatrice lenta", che con pazienza e perseveranza risolveva problemi apparentemente insolubili. Geometria iperbolica, teoria ergodica e geometria simplettica, i suoi incredibili spazi di libertà...

Come ha scritto Lorenzo, la libertà si conquista con sofferenza e per questo la sofferenza ha gusto di libertà. In questo senso la sofferenza assume un valore profondo e diventa un buon motivo per vivere, combattere e morire. Per capire il concetto occorre una certa età: non può essere uno slogan giovanile per ragioni naturali, e non può sostituirsi all'esigenza di una vita migliore, al termine della parabola esistenziale. 

La libertà si conquista con consapevolezza, ma cosa significhi esattamente lo sa solo un monaco buddista. Posso immaginare e basta, e questa è libertà ideale, sogno e desiderio. La libertà reale è un'altra cosa. A conquistarla è un pensiero lento e faticoso che si evolve in movimento verso l'Altro, l'uomo e la sua felicità. Che si tratti di matematica o di sport, ci si libera solo se si condivide consapevolmente la magia d'esistere, di resistere e di testimoniare. 


1 luglio 2017

Spaziosfera

Tutti sanno mangiare, ma pochi sanno farlo bene. "Mangiare è incorporare un territorio" scriveva il geografo francese Jean Brunhes...

Mangiare è incorporare... allora perché non sappiamo muoverci nella terra che conquistiamo, in cui viviamo e in cui prima o poi ci dissolveremo? Uno straordinario mappamondo si trova nel seguente sito: veryfood

Muoviamoci, nutriamoci, mangiamoci (meglio)...




11 giugno 2017

Alex

«La più grande impresa nella storia dell’arrampicata pura»

Il 3 giugno 2017 Alex Honnold ha scalato senza corde e imbragature (free solo) una parete di circa 900 metri nel parco di Yosemite, in California...



Lungo il corpo della montagna, le mani sui risalti, le falangi nelle fessure, il respiro in trazione...

Sei lama di roccia verticale sul limite dell’aderenza. Sollevi e risali impulsivo e sconosciuto ogni istante di libertà nel palmo della mano, nel soffio che riprende dalla terra leggerezza. Non pensi d’esser vivo più di questa importante e profumata calma...

Ammiro la tua calma

22 aprile 2017

Return

Si potrebbe fissare un prezzo per i pensieri. Alcuni costano molto altri meno. E con che cosa si pagano i pensieri? Credo con il coraggio. (Wittgenstein)

Ripensare alla corsa costa poco. Riviverla è il pensiero più caro che oggi posso permettermi di comprare. Domani, seppure malconcio, vorrei calpestare la stessa erba di cinque anni fa. E assaggiare con coraggio la polvere alzata da chi mi precederà. Il coraggio si trova nei luoghi più improbabili della mente...

9 aprile 2017

Something just like this

Fino a quando non siamo perduti non iniziamo a conoscerci, diceva più o meno Thoreau. Laggiù, negando ogni idealità al di fuori dell'immanenza, dispersi, forse intuiamo la parte essenziale di ciò che siamo a nostra insaputa.

Questa consapevolezza è l'inizio della conoscenza, l'inizio del mondo che interiorizziamo ad ogni nuova esperienza. Si allargano i confini, si cresce, finché la parabola inizia a distinguersi come traiettoria ineluttabile.

Il tempo a disposizione diventa il tempio, il recinto consacrato dove tagliare le debolezze. Fino ad eliminare la sensazione di esistere.

Mi fermo un attimo. Alle spalle ho messo una quindicina di chilometri di strada assolata, e sento, a mia insaputa, d'essermi perso. Chiudo gli occhi e respiro questa musica che risuona nel tempio: "I want something just like this"...

Sono parzialmente vivo e voglio qualcosa di simile...