29 gennaio 2015

Wagogo

Allenamento serale al gelo…

Questa sera proverò a sognare l’Africa, subsahariana. Non sarà difficile: la temperatura sta approssimandosi allo zero della neve padana. Andrò lontano, credo. Sicuramente come Salgari mi intrufolerò in mezzo a qualche runner di ceppo bantù.

Forse mi manca qualcosa. Certo ho trovato degli integratori a base di semi di pompelmo straordinari. Forse un po’ troppo. Neurostraordinari.

*** 
Esistono, incredibile google! I runner di ceppo bantù! Sono i Wagogo, un milione e mezzo di pastori e agricoltori della Tanzania. Li cercherò con un sovradosaggio mentale.

Wa-Go-Go. Wanna–Gonna-Gotta. Voglio, Ho intenzione di, Devo. Anche questi sono contratti dal freddo: Want to, Going to, Got to...  Lo sanno tutti (o quasi).

E allora non mi resta che cantare: “I wanna go far away”, voglio andare lontano?
O forse: “I am gonna far away”, sto per andare lontano?
Credo che l’unica che funzioni sia una costrizione morale: “I gotta go far away”: devo proprio andare lontano…

Tutte queste abbreviazioni mi mettono i brividi addosso. 
Ho deciso che vado all'orizzonte e torno. Ancora due minuti, per favore...



28 gennaio 2015

Correre di gusto

«A forza di correre, vedi che prima o poi ci provi gusto...» mi diceva Max...
Correndo, ho notato che le papille gustative si portano a livelli di selezione salivare molto grossolana. In pratica, si perde la finezza del palato. Un po' come si perde tutto il resto, visto che lo sforzo accentra sangue ed energia quasi esclusivamente dove serve, assetando le forme di pensiero che andrebbero a sfiorare l'orgoglio, se solo potessimo osservarci in movimento... 
Senti? Senti che puzza c'è nell'aria? Mi sembra di assaggiare i rifiuti molecolari che dalla ciminiera "surfano" le aspirazioni fino al naso. Ci sento tutti i gusti. C'è un avanzo di dolce, un pizzico di salato, qualcosa di molto amaro e anche dell'acido, troppo acido.... - Ne mancano due, dice Max. Due cosa?... Gira qui. Facciamo un po' di salita, ti va? Due cosa?- Due gusti. Il quinto ed il "sesto senso" della lingua. Il sapore "grasso"! Il grasso è il sesto senso che puoi spalmarti sulla lingua, per sentirti un falso obeso. Ignoro tutto ciò e ne vado fiero. E il quinto gusto? Qual è?- Umami. Umani? Come noi? In che senso?- "u-ma-mi" in giapponese significa saporito, delizioso. La quintessenza del ristorante cinese... Max... sei troppo bello-zio-nista... 
Di questo allenamento mi basta una parola: "umami". Avrei giurato fossero abitanti ciccioni della foresta amazzonica. Invece abitano il glutammato (monosodico). L'umami indica con precisione il sapore di glutammato, che è particolarmente presente in cibi come la carne, il formaggio ed altri alimenti ricchi di proteine. M'appello al quinto emendamento dell'ignoranza, non testimoniando contro me stesso solo per una questione di gusto...

«L’umami è il quinto gusto, ossia un gusto primario che si unisce agli altri quattro (dolce, salato, amaro, acido) che abbiamo imparato a riconoscere fin da bambini. L’umami è stato scoperto nel 1909 in Giappone. Se ne discusse per anni solamente nei laboratori di ricerca, fino al 1985 quando, al primo simposio sull’umami che si tenne alle Hawaii, venne riconosciuto ufficialmente come quinto gusto, per il quale fu dimostrato che esistono nella lingua specifici recettori che ne portano le informazioni al cervello»
«L’acido glutammico (GA) è uno degli aminoacidi più presenti nei cibi, sia in forma libera che combinato in proteine. La sua funzione nell’organismo è essenziale come neurotrasmettitore, ma la sua presenza deve rispettare dei limiti di concentrazione con valori rispetto ai quali ancora oggi gli scienziati non si trovano d'accordo»
«Indipendentemente dal tipo di dieta o religione che ciascuno è libero di scegliere nella vita, sia i vegetariani che i carnivori, sia i cattolici che i mussulmani eccetera tutti hanno a che fare con l’acido glutammico ogni volta che si siedono a tavola. Fra gli alimenti che presentano un’altissima concentrazione di acido glutammico c’è il nostro prezioso e inimitabile Parmigiano Reggiano con circa 1600 mg di GA ogni 100 gr di prodotto; nella carne di pollo troviamo 12 mg/100 gr, nella carne bovina 6 mg/100 gr, nel prosciutto stagionato (18mesi) ben 337 mg/100 gr, nel mais 106 mg/100 gr e nel pomodoro maturo 175 mg/100 gr.»



27 gennaio 2015

First of all

Nessun uomo è un'isola

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento
perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto
perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato
perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente
perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Bertolt Brecht




Cake's horizon

L'orizzonte mi sorprende sempre. Nell'ultima corsetta sotto il sole c’era un chiaro arcocoseno. Fungeva da sipario, dalle Alpi alla mia ombra, scendendo dalla vetta del pigreco (in meno di uno sguardo) e precipitando sull’asfalto, col tramonto a quota zero…

Mi prefiggo una qualunque meta all’orizzonte. Ci arrivo. Poi ritorno. In soli 9 km. Basta ricordare il teorema di Pitagora per misurarne la distanza: d=√(h²+2rh), dove h = l’altezza dei miei occhi ed r = il raggio della terra. Visto che h è trascurabile rispetto ad r, d è quasi uguale alla radice quadrata di 2rh. 

Ecco dunque il mio orizzonte: è a 4,58 km esattamente (h=0,00165 ed r=6371, in km). Eppur è faticoso. Come sono lento. Credo di soffrire ancora più controcorrente. Se ci penso, l’arco della terra è un po’ più lungo della retta all’orizzonte, ma questo vale per lunghissime distanze, dove l’arcocoseno è più preciso del greco teorema del Metaponto. 

Il punto, nel frattempo, s’è allargato. L’orizzonte ha preso forma dentro un senso. Nella teglia di una torta, e nel palato…


26 gennaio 2015

Sassolini

Gennaio è un "mese spaziale". Dopo la cometa Lovejoy, oggi è previsto l'arrivo di 2004 BL86, un asteroide che passerà a distanza ravvicinata dal nostro pianeta.
L'asteroide è stato scoperto il 30 gennaio 2004 dal telescopio del LINEAR (Lincoln Near-Earth Asteroid Research), il programma di ricerca del MIT, per l'individuazione dei NEO (Near-Earth Object). 
Il flyby avverrà approssimativamente a 1.2 milioni di km dalla Terra, pari a tre volte la distanza della Luna. 2004 BL86 ha un diametro considerevole, circa 500 m, e secondo la NASA bisognerà aspettare il 2027 per il passaggio ravvicinato di una roccia spaziale delle stesse dimensioni. E' prevista una magnitudo di circa 8.8, il che significa che non sarà abbastanza luminoso per essere visto ad occhio nudo (la magnitudine limite per l'occhio umano è 6).
Il passaggio di 2004 BL86 sarà ripreso in diretta streaming dalle 17.20 (ore italiane) dallo Slooh, il robot telescopico on line installato a Santiago del Cile, in grado di coprire il cielo del sud del mondo. L'asteroide passerà (con velocità relativa alla Terra di 15,6 chilometri al secondo) tra le costellazioni di Idra, Cancro e Leone e sarà visibile fino alle prime luci del 27 gennaio, giorno della memoria.
Mi limito ad “osservare” la similitudine tra la parola Slooh (che deriva da "slew" per indicare un movimento di un telescopio, modificato in "ooh" per esprimere una sorpresa) e la parola Shoah (che in ebraico significa catastrofe, “oah” per esprimere una distruzione).
L'asteroide sarà visibile in Europa, Africa, Nord e Sud America al massimo della sua luminosità. 2004 BL86 si muoverà di circa quattro gradi ogni ora attraverso il corso della notte, più veloce della Luna (circa mezzo grado ogni ora).
Mi limito ad “osservare” le seguenti parole di un giornalista: “A causa di un sistema scolastico che considera di vitale importanza l'analisi approfondita di ogni metafora, allitterazione, ossimoro, virgola e punto... contenuti nei Promessi Sposi, ci troviamo spesso, in età adulta, a soffrire di carenze conoscitive in materia di astronomia e a confondere gli anni luce con misure temporali, i buchi neri con creature diaboliche e gli asteroidi con altrettanti sassolini lanciati a caso nel vuoto cosmico…”
Resta il fatto che la tentazione di alzare gli occhi è irresistibile, anche nell’ignoranza pura di chi lancia un sassolino e attende l’eco di un senso, una caduta sicura; una cacca, un tombino, una certa paura...

25 gennaio 2015

Hystory

Le religioni che hanno promesso la vita oltre la morte (il "colpo di genio", per dirla con Nietzsche) sono quelle che hanno superato la dimensione tragica dell'uomo e vinto la partita nella storia. Vinto contro i greci, ancora vivi dentro i libri. Vinto contro i pensatori, i ricercatori. Vinto contro tutti quelli che hanno acceso le luci del dubbio...

Perché la verità è quella greca. Di Tzipras? No, di Eraclito: l'uomo non è al vertice dell’ordine naturale, ma, al pari di tutti i viventi, appartiene alla natura, pensata come “sfondo immutabile, regolato dalla legge della necessità, che nessun uomo e nessun dio ha fatto”.

Gli antichi greci, pur avendo due nomi, ánthropos e anér, per dire “uomo”, non li utilizzavano quasi mai, preferendo i termini brotós all’epoca di Omero e thnetós all’epoca di Platone, che significano “mortale”. 

Gli antichi greci prendevano sul serio la morte e non si concedevano quelle che Eschilo chiama “cieche speranze (týphlàs elpídas)”. 

Ecco l’essenza tragica della cultura greca, secondo la quale l’uomo per vivere è costretto a costruire un senso, in vista della morte che è l’implosione di ogni senso.

"Il fatto che la vita non abbia alcun senso è una ragione di vivere, la sola, del resto" scriveva Emil Cioran, avvicinandosi pericolosamente all'orizzonte che tutto nasconde. Avvicinandomi pericolosamente.


18 gennaio 2015

Snowfall

La mezzaluna, la nuova luna crescente, rappresenta la luce che illumina le oscurità, quelle dell'ignoranza o della miscredenza. La parola mezza luna "hillal" e la parola "allah" hanno lo stesso valore, seguendo l'assegnazione in arabo di un numero ad ogni lettera. 

La stella a cinque punte, invece, appare come per magia scrivendo in arabo il nome del Profeta Muhammad.

Il sole è ostile e secondario; il suo calore brucia e paralizza. La luna è benevola e fecondante; insieme a Venere orienta le greggi nel deserto.

La falce e la stella rappresentano la congiunzione fra Luna e Venere che si verificò all'alba del 23 luglio 610. Alcuni ritengono che sia esattamente la notte in cui il Profeta Maometto ricevette la sua iniziale rivelazione da Dio.

Sul ponte sventola bandiera bianca. Sul monte nuvola dell'orizzonte. Solo una piccola ombra rimane stesa su questa candida neve...



12 gennaio 2015

Freedom

Il cielo attende la libertà dell'uomo, il perdono per la pace, il sacrificio per la fratellanza. 
La libertà d'esistere con dio, senza dio, con un altro io... 

Il sole rivela con coraggio le bianche ossa; ma il rosso, il giallo e poi le tenebre, dietro una pupilla di pensiero, sventoleranno più forti della paura. 

Il vento della vita più quello della morte non mi spostano più da qui. E' qui che deciderò come e quando sarò raggiunto dall'oscurità...