14 giugno 2012

Infilzo i sogni

Dopo i pasti, alla sera, e soprattutto di notte, vanno in onda i sogni. C’è chi li prenota, e chi li pesca nel pozzo dei desideri. Chi li accetta e chi li soffre. Non si possono controllare, all’apparenza. 

I sogni, come onde, agitano la superficie del giorno intero. Dove finisce un’onda? Dove comincia l’altra? Quando un sogno viaggia, come un’onda, che cos’è che viaggia? 

Nel mare, non è l’acqua a viaggiare: è l’onda che le passa sopra. E l’onda non è una cosa, ma un processo. Non è un’entità, ma “qualcosa che accade”, come dice il fisico teorico Carlo Rovelli, professore a Marsiglia. 

L’acqua ondeggia nel mare, l’aria nel suono, la terra nei terremoti, il campo elettromagnetico nella luce e nelle onde radio… E i neuroni nel cervello, dove le onde cerebrali ci giocano la vita, i sogni e le ambizioni. 

Nell’ultimo secolo abbiamo scoperto con grande stupore che anche la materia (gli atomi, gli elettroni e le particelle elementari) può considerarsi formata da piccolissime onde. Onde strane, che “vibrano” e corrono e rifrangono proprio come le onde del mare, come le onde di un sogno… 

Questo significa che anche la solida realtà, una forchetta per esempio, può essere considerata un processo più che un’entità. Un processo alle intenzioni di ingrassare o di dimagrire, se vogliamo pensare laterale… Ma comunque, una forchetta più che essere una “cosa” che è, diventa un “qualcosa che accade”… 

Qualcosa come i miei sogni, che accadono, saziano e ricadono dopo i pasti, alla sera e soprattutto di notte… tra le braccia di quanti di luce da inventare...



3 commenti:

Anonimo ha detto...

"Un qualcosa che accade"...

Secondo te, le cose avvengono perché devono accadere o siamo noi che con i nostri pensieri influenziamo gli avvenimenti?
É una domanda a cui é difficile rispondere, é una domanda da un milione di dollari.....

Mi hai fatto riflettere sulle onde della vita..... Ti possono procurare una gioia immensa ma anche tanto dolore... Ti portano su e poi ti risucchiano...

É meglio sognare? Forse sí... Magari davanti ad un bel piatto di spaghetti e se si riesce, con la compagnia giusta.... Perché la vita dovrebbe essere vissuta con allegria, equilibrio ed AMORE. Sempre.

Un'onda di mosto selvatico!

Anonimo ha detto...

Quindi i sogni sono , nella loro immaterialità , delle perturbazioni nel tessuto della realtà ? Delle variazioni sul tema, rispetto alle rigide regole del mondo reale ? Delle increspature che ravvivano e rendono affascinante la nostra quotidianità, o meglio le nostre notti?

Bella l'immagine dell'onda di mosto selvatico, fortunato Mariano che può anche sentirne il profumo!

Max

marianorun ha detto...

Sì, Max, proprio così: i sogni sono perturbazioni che entrano nel tessuto della realtà (personale) a livello profondo (inconscio) e ne alterano la percezione e, se accordati con i desideri, anche la realtà stessa della vita.

Sono increspature che vanno osservate, perché nascono là dove tira il vento delle emozioni. Se recepite (non è facile) e assecondate (in qualche modo) possono affascinare la quotidianità...

Certo, sognare davanti ad un bel piatto di spaghetti e con la compagnia giusta è un'ottima cosa... E l'odore del sugo di pomodoro, e solo di questo, Max, è ciò che posso sentire!

Forse tu hai un naso diverso dal mio?!