20 gennaio 2012

Le previsioni

L’altro ieri Cassius Clay (Mohamed Ali) festeggiava settant’anni e alla radio “proiettavano” le tappe del suo tour de force internazionale di pugni incrociati, mascelle colpite e giri intorno all’avversario, “leggero come una farfalla e pungente come un’ape”... 


Un’altra frase del pugile, ricordata da Rino Tommasi, mi ha colpito di striscio quasi ferendomi: incontro del 1 ottobre 1975 nelle Filippine, tra Ali e Joe Frazier. “La cosa piu’ vicina alla morte che abbia mai vissuto. Siamo andati a Manila come due campioni, io e Joe, siamo tornati come due vecchi uomini” raccontava Ali riferendosi a quel match… 
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Questa sera, nella fredda normalità della corsa, sono veloce come una lepre della Manciuria. Inizio a pensare, ma all’improvviso incrocio le scarpe e mi piego su una radice poco sporgente. Tutto si trasforma in disarmonici suoni interni ed esterni, e verbi all’infinito degli arti, aperti come andare a quel paese abbracciando l’umidità della terra sotto e sopra il cielo… 

Rido e mi rialzo subito alla ricerca di un guanto, quasi fosse un guantone perso sul ring e penso d’essere già stordito per nulla. Neanche una capriola. Una sbandata solitaria e qualche macchia di fango sulle ginocchia dell’orgoglio… Caspita… chissà come doveva essere il match di Manila… 

Poi riprendo a correre più veloce di prima, ma ho ancora una gamba quasi tremolante. Rallento un pochino e mi rilasso. La strada si allarga e si allunga e posso pensare ad altro. 

Caccio fuori una previsione. E’ qualcosa che veramente potrà avvicinare l'uomo alla morte più di tante altre sventure. E’ il programma di potenziamento nucleare cinese, sospeso dopo l'incidente di Fukushima, ma pronto a ripartire con la costruzione di nuove centrali. Una dozzina di centrali in fase di costruzione e altre venticinque quasi completate. 

Così il Dragone potrà vincere sul ring, con la follia dell’energia difficilmente controllata e sfidare, oltre la Grande Muraglia, i 373 gigawatt prodotti ogni anno nel mondo dal nucleare. 

Le previsioni sono spaventose: 80 gigawatt entro il 2020, che nel giro di un paio di decenni trasformerà la Cina nel principale produttore di energia atomica del pianeta. 

Ma potrebbe essere solo l'inizio. Alcuni esperti del settore stimano che, entro la metà del secolo, per tenere il passo con i suoi consumi di energia, Pechino dovrà costruire altre 200 (se non addirittura 300) nuove centrali nucleari. Se questa prospettiva dovesse concretizzarsi, entro il 2050 Pechino si ritroverà con 400 gigawatt di potenza nucleare installata, cioè un terzo della capacità atomica mondiale complessiva prevista per quella data dalla International Energy Agency. 

Ecco la cosa più vicina alla morte, una radiazione per tutte le generazioni a venire…

2 commenti:

Gianni ha detto...

Ciao Mariano è la prima volta che visito il tuo Blog,devo dire che è molto bello e interessante,leggo sempre con molto interesse i tuoi articoli sulle corse nel sito dei "Certosini" perchè ti ritengo un "pozzo" se cosi si puo dire di saggezza.Alla prossima e continua cosi.

marianorun ha detto...

Grazie, Gianni! Sia del tuo pensiero, sia degli incoraggiamenti, a partire dal primo assoluto dello scorso anno... Correre in compagnia è bello anche per stringere la mano a persone come te!
Mariano