12 dicembre 2015

Sciarpa grigia

Accadono cose che sono come domande, passa un minuto oppure anni, e poi la vita risponde. Alessandro Baricco

Ho imparato a correre nel salotto di casa, circa dieci anni fa. Era tutta una vita che accadeva la mia vita. Che domandava, via via che passava dalle parti del destino. I punti interrogativi finivano le frasi che non sapevo più leggere, e i sensi non rispondevano più alle emozioni. Il senso non pareva avere una vita propria. Eppure avvertivo il costante rincorrermi della paura. La consapevolezza che ogni azione avrebbe avuto un effetto domino frenava il corpo. E il futuro alzava la penna dal foglio. Abbassava la mente. Spegneva il fiato. 

Poi ho imparato a correre fuori di casa, e non è servito a nulla. Giorno dopo giorno, parola dopo parola, passo dopo passo. Progetto dopo progetto. Always in my head...

Elbert Hubbard diceva che il più grande sbaglio nella vita è quello di avere sempre paura di sbagliare. Lui morì sulla nave Lusitania affondata dai tedeschi, al largo dell'Irlanda, il 7 maggio 1915, ma questo non c'entra, era solo il mio compleanno.

Dunque accadono cose che sono come domande. Come l'orizzonte sereno di questa sera che ha le sfumature della pelle poco sopra il sangue arterioso. Via via si scende dal blu al rosso intenso, e sotto le montagne tutti i colori ritornano nell'atrio scuro che non risponde più dei tramonti. Non risponde più degli arcobaleni. Non sa più cosa significa rispondere. E questo accade quando si cercano di afferrare i fiocchi dei ricordi. Quando si sposta una sciarpa grigia dal sorriso, sotto la neve, e si pensa ancora una volta: eccolo qua il Natale...




A snowflakes is... someone who knows all about you and still loves you

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