1 giugno 2014

Salire

Stavo pensando alla paura. Quella che mi fece provare il corpo durante l'ammutinamento di arti e di fibre muscolari che scatenò l'insurrezione del 22 settembre, anche nota come Ultra Trail di Oulx. Intorno al quarantesimo chilometro apparvero la frenesia, l'euforia, la follia e la crampitudine, opposto altrettanto mistico della beatitudine.

Senza preparazione, come sotto esame, si riesce a dare il meglio del peggio di sé. Che non è il peggio del meglio, sia chiaro. Ci si lamenta, ci si contorce, si impreca, s'invoca. Si saltano le logiche ed i passaggi. Le conclusioni sono umilianti nella migliore delle ipotesi, quando l'autocritica prevale sulla critica altrui. E l'impreparazione atletica non è più tollerabile a se stessi.

Ecco perché quest'anno ho iniziato a meditare la corsa in montagna. Prima con le natiche ben sprofondate sul divano e poi, quando le nevi hanno abbandonato le erbe pedemontane, con le stesse a sobbalzare sul sentiero. Una, due e tre corse ben studiate con scientifica consapevolezza del tempo e dello spazio. Micro mappature mentali per la programmazione di una vera impresa.

La tre Rifugi della Val Pellice sta bussando. Insistentemente. Mi sveglia, bisbiglia dietro una porta appena socchiusa. E così giro e rigiro intorno all'idea che il 13 luglio potrebbe essere un bel giorno per... salire.

Altimetria Trail:  54,1 km / 3800 m D+

3 commenti:

franchino ha detto...

"Più salgo, più valgo,... " (cit.)
Gran bei posti!

marianorun ha detto...

"Più salgo Più valgo" è il motto del 6 Reggimento Alpini.
M.O.V.M. per i battaglioni: Verona, Vestone, Val Chiese, sul Fronte russo -Nikloajewka 1942-43...


franchino ha detto...

esatto! ;-)