18 maggio 2014

Mo' mello (ricordo)

Germagnano (To) - Trofeo Monte Momello - 10km
Organizzazione: Walking for Wellness Italia (TO248)
18 maggio 2014 - Corsa in montagna, naturally.

Avevo giusto pensato di rilassarmi per dimenticare le ansie condensate come nuvole durante lo show di Beppe Grillo, ieri in piazza Castello a Torino... 

Mi son detto: ritrovare il sole è facile, basta cercare in qualunque calendario delle corse in montagna. Ci sono raggi dappertutto e abbaglianti per chi ha gli occhi aperti. Occhi verdi, naturally, o marroni o azzurri. L'importante è immaginare dietro poche parole grandi imprese.

A Germagnano mi invita Paolo che è sempre entusiasta di scoprire i limiti di elasticità della propria fatica. Una certa tensione di snervamento mi assale solo dopo essere partiti, alle 9:30, da questo sconosciuto paesino a pochi chilometri da Lanzo.

L'organizzazione è minimal, per non dire carente. Su internet non è presente nessuna indicazione di percorso o altimetria. Dovrebbero esserci meno di 500 metri di dislivello positivo, e allora penso che non ci sia alcun tipo di difficoltà. E invece...

I pochi nuovi del circuito non sanno che dopo i primi cinquecento metri si abbandona la strada per inerpicarsi su per il Momello (774 metri). E così nasce una corsa in salita senza senso per cinquecento metri, per accaparrarsi il miglior posto nella lunga fila indiana dello strettissimo sentiero che sale per un paio di chilometri. 

Dopo lo sparo, quindi, io e Paolo ci chiediamo se stiamo sognando o abbiamo inghiottito pietre pesanti... vedendo quel centinaio di runner correre come forsennati davanti a noi. Mi giro un attimo. Rimangono una decina di "nonnetti" subito dietro, poi il vuoto. Sorrido e dico a Paolo di stare tranquillo che tanto li riprendiamo tutti questi inesperti... 

Invece dopo poco siamo fermi. Immobili per decine di secondi in attesa che la fila indiana si sciolga. Questa è, signori miei, una vera cazzata all'italiana. Come fai a mettere in una gara Fidal una strettoia del genere alla partenza, senza avvisare almeno con il microfono prima del via... 

Inizia dunque la ricerca dell'elasticità mentale. La tua, ma anche quella altrui. E invece scopro che c'è chi non ti vuole proprio far passare e si mette sul sentiero con lo spirito dei giochi senza frontiere. Vorrebbe eliminarti e gettarti giù per il dirupo. Alla fine mi snervo e dopo aver perso due minuti buoni nella processione con la mia candelina accesa m'incazzo. Urlo a quello davanti che se non si sposta lo asfalto. E così procedo, molto sportivamente, per cinque o sei volte. Consumo anche energia psichica, nei sorpassi. Mi rattristo perché vorrei insultare di più ma non posso. Alla fine della salita sono sicuro di non essermi neppure goduto il paesaggio... 

Ma che succede?! Non è questo lo spirito giusto... Eppure ora si respira! 

E' tutta colpa di Grillo e delle sue urla. Mi sembra di correre per scappare dalla mia natura. E da quella dei più lenti di me. Che siano anche disonesti? Intanto si corricchia su falsopiani erbosi, mentre il sentiero continua a rimanere insidiosamente stretto ed il terriccio friabile, a volte ricoperto di fogliame scivoloso sotto cui emergono infami pietre trasversali, come minuscoli asparagi di Rommel a massacrare le dita dei piedi... Uno sbarco più che una tranquilla discesa...

Sarà perché uso le vecchie scarpette lisce del podista dove non dovrei?

Sarà che ho voglia di recuperare posizioni e di sentire i pelucci d'erba strappati dai denti... che mi gioco a dadoni la rincorsa nella discesa, senza troppo risparmiarmi... Gioia pura... Addio tormentone one one... Ma le pietre non mollano di sgambettare. C'è chi cade rovinosamente, davanti e dietro. Anche Paolo rimane vittima di questi concentrati metamorfici di milioni d'anni di storia, ora sul nostro sentiero... E così si ferisce una caviglia e si sbuccia un po' dappertutto...


Con Daniele (il tosto)
Anch'io... alla fine mi sono giocato un dito del piede. L'ho schiacciato in qualche infame fessura prima dell'arrivo. Ora zoppico, e mi lamento. Una tranquilla domenica da dimenticare?
Con  Paolo (sconvolto all'arrivo)

No... una bellissima domenica da ricordare con tutto l'entusiasmo che ho :-) ...

Viva la montagna!











P.S.: Per la cronaca, il mio tempo finale è di 59 minuti esatti. Non male, viste le circostanze... 

2 commenti:

Lorenzo Pisani ha detto...

Bella gara Mariano ma lo show di Grillo prima della gara credo sia da considerare doping, ti ha fatto salire l'adrenalina a livelli non fisiologici! Mi passi la registrazione?

marianorun ha detto...

In effetti si respirava aria satura di doping nella piazza, anche se meno dello scorso anno!
Ti passo la battuta eh eh... La registrazione me la tengo a mente per le occasioni...
Un quarto di dose, comunque, la trovi qui: http://www.beppegrillo.it/la_cosa/2014/05/17/esclusivo-grillo-torino-vinciamonoi-tour/

Ciao!