21 ottobre 2012

L'Atletica

Apro gli occhi e ci penso. C'è da giocare alla corsa, è domenica. Mi sento un esploratore del tempo libero. Certo non un matematico, che è anche un esploratore della realtà mentre crea strumenti di pensiero (come accade negli insiemi di Mandelbrot).

La corsa della domenica è una frazione di realtà che ha una dimensione imprecisata, a seconda dell'umore, delle condizioni familiari al contorno, della luce che si percepisce dentro, quando albeggia.

L'inconsapevolezza fa emergere rircorsive emozioni di traguardi felici. Numeri di pettorali, minuti secondi e attimi che accendono e sbrigano ad occhi chiusi le pratiche per arrivare in tempo alla Circoscrizione 2 di Torino, Cascina Giajone, dove so che si corre la "8 km alla 2", prova di campionato regionale UISP.

Faccio la coda individuale per iscrivermi, non essendomi aggregato all'Atletica. Poi ripercorro le superfici delle facce note e ignote, degli occhi amici e di quelli alla ricerca di un cenno per fare amicizia o per chiedere informazioni. Sono occhi che seguono una traiettoria immaginaria prossima alla matematica del caos (poi succederà qualcosa e tutti seguiranno una precisa formula che li condurrà al traguado).

Oggi ho in mente le frastagliate immagini della natura che si sfoglia, cade ai miei piedi e nasconde meravigliosi regni gialli e verdi della biologia e universi di strutture matematiche sconosciute ai non frattali...

Vedo i compagni in carne ed ossa. Mi inserisco nel cerchio magico e tutto riappare normale. Oggi il presidente è assente, è stato poco bene ieri sera. Ecco una costante che viene meno all'improvviso. Gabriele è in forma, ha lo sguardo illuminato che lo assiste nell'attesa. Raffaele arriva leggermente raffreddato, con il piumino addosso. Gianni osserva e saluta sorridente. Roberto arriva all'ultimo, la batteria del suo scooter lo ha mollato, si affanna un pochino e infatti partirà in ritardo per colpa delle scarpe non ancora allacciate e della partenza anticipata di dieci minuti. Max non c'è, è andato al mare.
Il gruppetto dell'Atletica è abbastanza nutrito: ci sono i fedelissimi storici sempre presenti, oltre a Giuliano M., l'unico dei nostri top aggi al via.

Si parte. Due giri veloci intorno al Parco Salvemini con partenza e arrivo all'interno della Cascina. Le vie sono abbastanza strette e le auto parcheggiate sono ostacoli da controllare continuamente.

Raffaele piano piano si allontana. Gabriele è avanti di qualche decina di metri, in lenta progressione. Per un pò, tutto resta quasi immobile. Esploro chilometri di asfalto interiore, crepati, pieni di radici emergenti. Mancano tre chilometri e mi raggiunge Luca: mi supera, si gira e chiama me e Gianni alla rincorsa. Niente da fare, non posso accelerare. Gianni invece accetta e allunga, ma non tiene il passo e si sgancia poco dopo.  

Il traguardo sopraggiunge presto, ed è subito allegria. Vedo Andrea che corre, è soddisfatto della sua media Garmin, identica alla mia: 4'01" al chilometro! Peccato, il muro dei 4 era prossimo alla caduta. Bravo Andrea!

Ma che sorpresa! Incontro Giuliano D. con l'amico Mauro e due dei loro figli in bicicletta! E' paonazzo, ma strafelice d'aver corso nelle sue strade, proprio sotto casa sua. Ci vediamo a cena presto!

Questo il mio ritmo: 3:52-4:02-3:59-4:00-4:00-4:13-4:08-3:54.

La classifica generale (Atletica UISP) dovrebbe comparire presto a questo link.




8 commenti:

theyogi ha detto...

ed io che pensavo di correre solo perché non ho di meglio da fare..... :))

Anonimo ha detto...

caspita, non avevo mai letto una corsa in un viaggio così "matematico" ... e invece ... cambia il runner, cambia la prospettiva, rimane la passione. Mi piace. Complimenti per il tempo.

Enrico ha detto...

Eppoi dicono che è monotono... 'gnoranti.. ;-)

nino ha detto...

mi sembra un ottimo risultato.
bravo

marianorun ha detto...

Eheh sai benissimo che non è così...
Mi hai stimolato a fare una riflessione sulle motivazioni della corsa. Appena posso le condenso in un post, ciao!

marianorun ha detto...

Devo capire fin dove la corsa è aritmetica o aritmia, ehehe. Grazie!

marianorun ha detto...

La monotonia c'è anche in matematica e in logica. Le funzioni monotone sono cose da preti... eheh

marianorun ha detto...

Grazie Nino, l'impegno è commisurato ai bisogni psichici inespressi. Dunque credo che migliorerò ancora! ;-)