2 ottobre 2012

La corsa romantica

Il Romanticismo attinge all'Infinito. All'Assoluto, all'ironia, al desiderio del limite. Dev'esserci atmosfera romantica nella corsa, perché questa seduca: l'idea è di Maurizio (Stoppre), ed è molto buona.

Mi ci tuffo, ci provo. La corsa rifiuta la Ragione illuminista e concepisce l'Uomo secondo nuovi modelli e possibilità d'azione. La corsa tenta nuove vie d'accesso all'Assoluto e all'Incondizionato, oggetti metafisici. La corsa si distingue nel superamento del limite, nella ricerca dell'oltre limite e di ciò che non ha alcun limite (perché eterno, imperituro, immutabile).

La corsa romantica cerca l'ebbrezza d'Infinito; è per anime assetate di Assoluto. Sperimentare questa ricerca, esprimerla, è parte di una cultura globale, dove arte e poesia sono invisibili a chi non la pratica.

La natura, il mondo, la storia sono la vivente realizzazione dell'infinito. Accedervi è questione di sentimento, di feeling. Una categoria spirituale dominante che può aprire a nuove dimensioni della psiche e risalire alle sorgenti primordiali dell'essere.

Il sentimento spinge il maratoneta perché appare come Infinito stesso, nella forma dell'indefinito. E' puro spirito di sacrificio, e può generare felicità o qualsiasi altra cosa, anche senza nome. Precede ed anticipa un discorso, arriva là dove la logica non intende arrivare. Maratoneta è una condizione dell'anima romantica, un modo di essere.

Ogni impresa umana, ogni aspirazione verso il più e l'oltre senza confini, tuttavia, si risolve nel desiderio di avere l'impossibile, di conoscere l'inconoscibile, di sentire il soprasensibile. Ed è perciò ironicamente inadeguato, impari davanti all'Infinito. Si può tentare la sfida, ribellarsi, oppure amare la corsa e basta. Fondare una nuova storia di sé e del proprio romantico universo. Io ci provo.


6 commenti:

Unknown ha detto...

beh....la strognman ritratta in foto...non il massimo del romantiscismo ma....
rende bene il vero spirito della corsa

marianorun ha detto...

Eheh... Io ci provo da strongman, il mio attuale livello di romanticismo :-)

stoppre ha detto...

Seeeeee, forse il mio è stato uno spunto, ma non sarei mai riuscito neanche a mettere insieme 3 frasi come hai fatto tu!!
Grandioso!

marianorun ha detto...

@Stoppre: senza spunto, senza moto incipiente, non c'è movimento. Ogni buona idea ci mette in moto. Poi la strada viene da sé... (porta all'isola che non c'è) :-)

Unknown ha detto...

La corsa ci rende eroi tragici, perchè mai riusciremo a saziare la nostra voglia di migliorarci. Qui sta il bello però.
Ottimo post, complimenti.

marianorun ha detto...

Esatto, father. Mi sembra di sentire i greci antichi, i loro canti liberi in lontananza, nella corsa di tutti i giorni. Grazie!