22 aprile 2012

Minitrail

Oggi sono tutti in città. E tutti di corsa, a Torino.


Si corre di resistenza la “Tuttadritta” Fidal (10 km) e si corre “A passo di Resistenza” la competitiva Uisp (9 km). Entrambe festose, entrambe imperdibili… 

Testa o croce? Come spesso accade, la mia moneta truccata non s'adagia né sulla tessera Fidal né su quella Uisp; rimane indecisa sul fianco rotolando sui gradini per indicarmi la via: la montagna, o giù di lì… 

La direzione presa è là, in Val Ceronda, giallo-bruna e secca, ma vicina e soleggiata, e dall’aria non competitiva… 

Si parte da Givoletto, o poco più sù. L’itinerario è quello indicato nella cartina allegata. Si lascia l'auto nei pressi di Monte Castello, a quota 550 metri e si procede in costante salita su sentiero ben tracciato (da imboccare prima di una pista da cross, sulla destra) - per tre chilometri - fino alla punta Fournà, a quota 1130 metri; poi alla cappella della Madonna della Neve, a quota 1211 e infine al Monte Lera, a quota 1370 metri, per il quarto-quinto chilometro dalla base. Il ritorno è su un sentiero che si innesta a quota 1084 metri, più ripido per circa due chilometri, fino a raggiungere un tratto di strada sterrata per gli ultimi due chilometri. 

La vegetazione è sempre bassa e ricca e si può allungare lo sguardo sull'orizzonte. Tre imponenti tralicci della Linea T316 di Terna svettano sul crinale a quota 1000 metri circa, lasciando tracce di fastidiose invadenze dell’Era moderna. Si passeggia in mezzo a resti carbonizzati di incendi passati che tuttavia esaltano i colori di alcuni fiori lilla e blu, e il bianco di betulle che si raggruppa in macchie di tronchi lisci e ondeggianti. 

L’andata è su un crinale dove lo spettacolo è assicurato: tigli e classici boschi rocciosi fino alla cappella della Madonna della Neve, edificata nel 1855, microscopico punto di ristoro per la spiritualità di uomini e ungulati. Il ritorno è meno avvincente e più insidioso per la pendenza. 

La zona è stata dichiarata riserva floristica integrale. I più attenti potrebbero incontrare l'Euphorbia Gibelliana (che qui sembra più robusta e callosa) e il giglio di san Giovanni. Io non sono stato molto attento, però… 

La cosa migliore è tuttavia la visione generale e panoramica della pianura sottostante, fino alla frontale Superga, a qualche decina di chilometri, e al Musinè sulla destra. Spicca anche il Monviso, molto più lontano, imponente e ancora molto bianco… 

Certo occorreva andare di corsa, provare un minitrail, ma la ragione ha preso il sopravvento, per nostra fortuna... e ci ha regalato l'essenza del tempo, il vissuto e la memoria di tanto...

In vetta, con l'amico Federico:

A metà strada, io:

A metà strada, Fede:

La mappa:




6 commenti:

Antonella Mura ha detto...

Ciao Mariano, è da 25 anni che non ti
sentivo, qualche giorno fa, io neofita appassionata di running vagavo
in rete alla ricerca di qualche sito che tra le altre cose riuscisse a spiegarmi cosa
fare per evitare che un “ fermo biologico “ di anche solo una settimana rendesse vano un
mese di serio ?!? lavoro e .. ho scovato il tuo blog, bello, perché oltre ad essere
un riferimento per i veri amanti della corsa contiene pillole di vera saggezza che fanno bene allo spirito…
Un saluto dalla Sardegna

marianorun ha detto...

Benvenuta sul mio blog, "neofita" (intendo il blog).
Carissima Antonella! La Sardegna è la terra di mezzo mio nonno (l'altro mezzo era toscano)... Lì ho trascorso le mie prime venti vacanze al mare, circa... Un bell'imprinting!

La corsa, il running, il jogging, il podismo, sono figli dell'età matura: sono ricercati, curati, voluti e cresciuti. Non saranno mai abbandonati, ma solo condotti verso nuove filosofie di benessere, wellrunness (come dice Roberto Albanesi, www.albanesi.it) e poi ideali sentieri di vita...

Uno stop di una settimana non fa male. Occorre però comprendere che la corsa ha bisogno di essere preparata per molto tempo: sei mesi, due-tre volte alla settimana, almeno 20-25 minuti di corsetta alla volta, e - solo dopo - il mondo cambierà forma e aspetto. Sembrerà di rallentare un pò il tempo... ma per questo occorrerà anche la compagnia giusta!

Buona vita e buona corsa, a te e a tutta la Sardegna!!!

Carosella ha detto...

Ciao! ho cercato un indirizzo dove scriverti, e l'ho fatto. Ma non sono sicura che tu abbia ricevuto :)

Anonimo ha detto...

Mariano,
Hai scritto tante cose belle in questi mesi ma quando descrivi le tue camminate in montagna...mi sembra quasi di conoscerti...
Mi sembra di sentire il profumo dei fiori... E mi sembra di vedere anzi conoscere quelle valli che probabilmente sanno regalare intime emozioni.
Complimenti per la passione che metti nel descrivere il tuo mondo!

Una lettrice del tuo blog.

marianorun ha detto...

Grazie Anonima. Mi impegnerò a raccontare ancora le nostre montagne...

marianorun ha detto...

@Carosella: ho ricevuto l'e-mail. Ti risponderò presto.