25 gennaio 2012

Zio Ugo

Questa sera è bene correre. Non dico volare, non dico sognare, ma correre. Come uomo normale che si appresta al sorpasso di se stesso, e lo fa per allontanarsi dai pensieri che gli volano intorno come avvoltoi in un grande canyon assolato.

E solo con se stesso, anche se circondato da figli e parenti, è sempre chi si appresta alla morte. Il passaggio al centro ristretto della clessidra è avvenuto, con sofferenza, anche per mio zio. Un uomo fortissimo, ridotto a granello di sabbia. Un esempio di lottatore estremo che ha stupito i medici per un mese ancora dalla loro dichiarazione di fine. Ciò che resta del suo corpo è stato calato nella tomba, nel cimitero di Bussoleno, questo pomeriggio. Ora riposa in pace e il suo spirito può correre di nuovo libero nelle riserve divine della speranza.

Corri zio, corri qui al mio fianco per stasera… E poi diventa memoria per i tuoi cari.
 

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