26 aprile 2015

Soul running

Non stavo pensando, correndo, al solito dualismo. L'andatura era di quelle più che tranquille. Quasi annoiate. Piatte. Le ondine della stradina ripulita del parco scodinzolavano intorno ai miei occhi privi di salite o discese da affrontare. Era piattume. Piattumera.

L'odore nauseabondo di questo neologismo aveva di colpo risvegliato l'imperfetto dell'anima. Indicativo di una simultaneità di sensi e di stimoli trasversali che andavano traducendo il linguaggio del corpo in quello delle cose immateriali del pensiero. Il solito dualismo...

Il corpo doveva muoversi. La mente evadere, oltre i sensi inarcati dai chilometri e l'immoralità dell'anima, in una sorta di era preistorica e platonica. L'immortalità è immorale...  ma il concetto greco era stato già iniettato nella tradizione giudaico-cristiana, da Platone. La memoria mi allontana... 

Le parole con cui l'antropologia biblica descrive l'uomo sono parole ebraiche, si sa. Sono state tradotte in greco ed hanno assunto un altro significato, quello che apparteneva alla filosofia platonica appunto. Ce ne sono quattro fondamentali che non posso dimenticare.
Un colpo di tosse e libero la gola. Nefes. Questa parola ebraica dell'Antico Testamento venne resa in greco con "psyche" e con "nous"; in latino con anima (755 volte). Ma "nefes" è una parola che designa l'indigenza dell'uomo, i suoi bisogni: gli storici sanno che la parola più affine è "gola", l'organo di nutrizione attraverso cui ci si sazia. Che inganno...
In cielo, un asino che vola. Basar. Questa seconda parola ebraica venne resa in greco con "soma" e in latino con carne (273 volte). La parola "basar" non è mai riferita a Dio, in ebraico. Carnivori latini...
Un colpo di vento, sbando. Ruah. Questa terza parola ebraica venne resa in greco con "pneuma" e in latino con spiritus (389 passi). La parola "ruah" è sempre riferita a Dio, in ebraico. Spiritosamente latini...
Non sento più il battito cardiaco. Leb. Questa quarta parola ebraica è l'espressione antropologica più frequente (ricorre 858 volte), riferita quasi sempre all'uomo. Venne tradotta in greco con "kardia" e in latino con cor (cuore).
L'uomo dell'Antico Testamento non conosceva il dualismo antropologico tra anima e corpo che ha conquistato il mondo greco. Semmai conosceva un dualismo cosmico, dove non esiste un'anima naturalmente buona e un corpo naturalmente cattivo...

Uno scatto e supero di cattiveria questi concetti. L'andatura diventa spinta propulsiva. L'uomo del mio testamento è quello che sa d'essere "una tessera d'un mosaico geniale"...

Un frammento di disegno dalla forma ondulata per l'incastro nella vita (il disegno, l'anima; la forma, il corpo) possono sembrare solo un gioco. Ma un gioco da eroi... per dirla con i Negrita.



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