21 novembre 2012

Allenamento (in)significante

Anche nel più insignificante degli allenamenti esiste un punto di fuga, una prospettiva, un piano di proiezione. Sono tutti disegni di un corpo in movimento. Sono segni in movimento verso un corpo. Giochi di immagini che aiutano a connetterci con la parte spirituale. Quella che si nasconde, ed è invisibile agli occhi...

Il salto non è scontato, specie a tre giorni dalla maratona. Eppure tutto gira a meraviglia, gambe, neuroni e percezioni di una realtà migliore. Esco al buio, e mi lascio illuminare dalla naturalezza. Penso, vuol dire che l'andatura è sufficientemente lenta. Comunico, e anche il Garmin risponde con altri beep per ognuno degli otto chilometri.

La comunicazione è tuttavia complessa. Io non sono una macchina, ho dei sogni. E chi comunica utilizza dei segni, che non sono la stessa cosa. Il segno è "qualcosa che sta per qualcos'altro, a qualcuno in qualche modo" dicono i linguisti, con una definizione su misura per loro, ma sufficientemente spaziosa per tutti. Il segno linguistico è qualcosa che ha a che fare con il corpo e con la mente. Ha cioè una forma tangibile e un contenuto immaginabile.

Per queste cose, addirittura, i linguisti usano due parole che si differenziano per la coda, cioè significato e significante. Il significante è la forma, fonica o grafica, utilizzata per richiamare l'immagine che, nella mente, è associata a un determinato concetto, o significato.

Ogni lingua crea i propri segni convenzionali e il significato può variare in base a fattori sociali o soggettivi. L'immagine mentale del cane, ad esempio, può essere richiamata da grafemi e fonemi assai diversi fra loro.

Il significante di cane:       
Il significato di cane:


La comunicazione è complessa, ma si sbroglia con la voglia di comunicare. E' proprio come la corsa, che utilizza "qualcosa che sta per qualcos'altro a qualcuno in qualche modo". Non è solo questione di linguistica. E' una questione di segni lasciati dentro il corpo, sul corpo e fuori dal corpo. La corsa ha una forma, un'espressione estetica e un contenuto, una motivazione. La corsa, come la poesia, ridona la vista. E' un collirio per distinguere i sogni. Per distinguere le pietre, l'acqua, le montagne, l'erba, il cielo e tutti i colori dell'anima...



P.S.: Giava, adesso sarà KM VERTICALE!

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