24 febbraio 2012

Il cuore brucia

Chi corre non ingrassa, neppure mangiando assai. Il vero podista inghiotte circa 50 km settimanali, e questo lo alleggerisce strada facendo delle calorie che imbocca per via del classico apparato digerente. Ci pensa il suo cuore, vero sentimentale ordigno da disinnescare prima di oltrepassare le soglie del tormento dantesco…

In pratica, uno studio italiano dell’Università Politecnica delle Marche, pubblicato sul Journal of Clinical Investigation, dice più o meno così:
Il cuore è una "centrale energetica" al centro del corpo che può far dimagrire. Il muscolo cardiaco, infatti, riesce a bruciare grassi; lo fa per battere e pompare sangue, e nel funzionare produce ormoni.

La ricerca ha scoperto che il cuore, attraverso due particolari peptidi cardiaci - prodotti e secreti sia a livello atriale che ventricolare - stimola la lipolisi e la termogenesi nelle cellule del tessuto adiposo.

È noto che il cuore produca ormoni, ad esempio favorendo l’eliminazione del sale che consumiamo con la dieta, contribuendo a tenere sotto controllo la pressione. Quello che non era noto è che questi ormoni agiscono sul tessuto adiposo facendo bruciare il grasso per produrre calore: il cuore partecipa dunque al metabolismo, ed è una novità importante.

Cosa fare per ottenere questo effetto? La risposta è: aumentare il metabolismo basale.

Il metabolismo basale è il dispendio energetico dell’organismo a riposo, e comprende l'energia necessaria per le funzioni metaboliche vitali (respirazione, circolazione sanguigna, digestione, attività del sistema nervoso, ecc.). Rappresenta circa il 45-75% del dispendio energetico totale nella giornata, ed è influenzato da fattori individuali, stati patologici, assunzione di farmaci, regime alimentare, ed attività sportiva.

Per “tarare” naturalmente il metabolismo basale a livelli più alti si deve, in ultima analisi, fare attività fisica, in particolare nuoto e corsa, o qualsiasi altra attività sportiva.

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