5 gennaio 2012

I Numeri

Si tratta solo di numeri. Eppure tutto è indice e misura, valore e dolore…
Si misura lo spazio percorso tra l’ufficio e la casa, la casa ed il parco, il giro del parco, il giro del mondo. Si misura il tempo trascorso nel percorso, nell’attesa, il tempo di ripresa e quello di spesa. Si misurano le parole nascoste e quelle esposte sui banchi di lavoro, di gioco e di relazione.
Tolleriamo mille misure, perché misuriamo mille volte le cose, l’essere e l’avere.
Il produrre, invece, è misurato in questi tre articoli che ho scelto per i loro numeri…     

Piazza Affari, il meglio e il peggio del 2011. Dopo un 2008 pesantissimo, un 2009 decisamente migliore e un 2010 di luci e ombre, per le quotazioni dei titoli energetici della Borsa di Milano il 2011 è stato un anno di pesanti tagli: due soli i titoli che hanno chiuso in positivo (Gas Plus ed Enel Green Power); tre quelli che hanno perso meno del 10% (Eni, Edison e Snam Rete Gas); sette quelli che hanno perso tra il 10 e il 20% (tra cui Enel, Erg e Terna); quattro quelli che hanno perso tra il 20 e il 40% (tra cui A2A ed Hera); quattro le maglie nere che hanno perso più del 40% (tra cui Acea, Iren e Saras).
     (da la Staffetta Quotidiana del 4/1/2012)

Fotovoltaico: Costi enormi e risultati ridicoli. Passa a 3 centesimi e oltre la sovrattassa in bolletta destinata a coprire i costi delle farloccaggini fotovoltaiche. Tale contributo, moltiplicato per i 346 miliardi di kWh annui consumati producono oltre 10 miliardi di euro di spesa. Con tale cifra si produrrebbe o si importerebbe 1/3 del fabbisogno nazionale di energia, mentre i pannelli fotovoltaici ne producono il 2%. Qualcuno può dire che bisogna smetterla?
     (da il Giornale del 4/1/2012)

Nucleare: Francia, 10 miliardi di costi per centrali più sicure. Costeranno cari a EdF gli interventi per rendere più sicure le centrali nucleari francesi. Dopo le raccomandazioni dell’Agenzia per la sicurezza atomica, la società dovrà sborsare più di 10 miliardi. Prima del disastro di Fukushima, EdF stimava il costo dell’elettricità da nucleare in 46 euro per megawattora, cifra che ora sarà probabilmente rivista a 50 euro.
 (da l’Unità del 4/1/2012)


Ci comandano le piazze d’affari, gli affaristi del sole e gli atomisti che hanno preso le distanze da Leucippo, Democrito e Platone per scommettere sulla vita e la morte degli umani…

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