16 novembre 2012

Ogni cor si rallegra (italiano)

Quando leggo notizie come questa il mio cor si rallegra e va ripetendo ciò che resta di una "Quiete dopo la tempesta":

Passata è la tempesta:
odo augelli far festa, e la gallina,
tornata in su la via,
che ripete il suo verso. Ecco il sereno
...
Ogni cor si rallegra, in ogni lato
risorge il romorio
torna il lavoro usato.
...
Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride
per li poggi e le ville. Apre i balconi,
apre terrazzi
...
Si rallegra ogni core.
Sì dolce, sì gradita
quand'è, com'or, la vita?
Quando con tanto amore
l'uomo a' suoi studi intende?
O torna all'opre? O cosa nova imprende?
...
(Leopardi)



Da: l'Espresso del 22/11/2012

Il capovaccaio, l'origano e le vacche

< Ci vuole una certa fantasia, ma il risultato merita senz'altro lo sforzo, per immaginare il giorno in cui il neophron percnopterus, o capovaccaio, ha fatto per la prima volta il suo ingresso nell'austera sala del consiglio di amministrazione dell'Enel. Già, perché la tutela del pennuto, che secondo Wikipedia appartiene alla famiglia degli Aegypiinae, e che in sostanza è il più piccolo degli avvoltoi africani, è uno dei motivi che bloccano la riconversione della centrale del colosso elettrico nella valle del Mercure, nella zona del parco del Pollino. Un progetto costato finora 70 milioni di euro, inizialmente sollecitato per motivi occupazionali dai comuni interessati (che anni fa, per sveltire la pratica, arrivarono a rivolgersi addirittura al Quirinale, a palazzo Chigi e all'allora ministro dell'industria), e poi sprofondato nella palude della giustizia amministrativa, arrivata finora a pronunciarsi per quattordici volte dopo essere stata chiamata in causa dall'ente locale o dal comitato ecologista di turno.
Se Fulvio Conti deve fare i conti con il capovaccaio, al numero uno di Terna, Flavio Cattaneo, è toccata in  sorte la grana dell'origano biologico. La storia porta in Sicilia, dove l'azienda dovrebbe costruire la nuova linea elettrica Chiaramonti-Gulfi-Cimina. Dopo aver condiviso il progetto con tutti i comuni interessati, Terna ha avviato l'iter di autorizzazione. Trovandosi la strada sbarrata da un sindaco che si è fatto portavoce delle preoccupazioni della piccola azienda agricola locale. Il titolare sostiene a gran voce che la presenza di un elettrodotto farebbe perdere il marchio di coltura biologica al suo prezioso origano. I ricercatori di Tema hanno passato giorni interi con il naso sprofondato nei più diversi protocolli di certificazione delle colture biologiche senza mal rintracciate alcun riferimento agli effetti di  infrastrutture elettriche sul territorio. Vai a sapere. Ma quella dell'origano non è l'unica rogna di Cattaneo. Nella zona tra Foggia e Benevento, dove Terna deve potenziare la linea elettrica già esistente, su iniziativa di un allevatore di bestiame preoccupato per la salute delle sue vacche è nato il "Comitato per la salvaguardia del territorio sannita". Che ha già raccolto duemila firme. >


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