Due buone notizie: la cacciata di Zichichi dall'Assessorato culturale della Sicilia e l'arrivo di Google Maps nell'Asfaltato radioattivo di Namie-machi in Giappone, a pochi chilometri da Fukushima.
A spasso per le strade siciliane:
- Zichichi: «Mi farò promotore di una statua ad Archimede. Nel mondo la maggioranza delle persone colte pensa che Archimede fosse greco, invece era di Siracusa. Archimede è il più grande uomo che ha usato il cervello dall'alba della civiltà a Galilei, ha fatto un'enorme quantità di cose spiegando perché le navi non affondano; ha calcolato il Pigreco e altro ancora. A Siracusa non c'è nemmeno una statua di Archimede, facciamola».
- Crocetta: «E va bene Antonino, facciamo sta statua... e diamine! ».
- Zichichi: «Lo stipendio? Non mi interessa, non ne so nulla. Lo lascio nelle casse della Sicilia. Farò un giro di tutti i tesori siciliani. Nel mondo nessuno li conosce. Devo capire qual è il loro stato, devo andare a vedere. Andrò a Palermo quanto è necessario per evitare di scaldare poltrone senza fare nulla. L'importante è la velocità. Quando ero ragazzino ero popolare perché passavo i compiti ai miei amici, li facevo per tutti. Io risolvo problemi più velocemente di altri».
- Crocetta: «Antonino, però è da mesi non ti vediamo, sei sempre al Cern! Abbiamo dovuto spedire uomini a Ginevra per farti firmare gli atti più importanti per la Regione... e diamine!».
- Zichichi: «Sarei felice se la Sicilia fosse piena di centrali nucleari. Fukushima, e prima ancora Chernobyl, si spiegano col fatto che la tecnologia nucleare è stata messa in mano a irresponsabili, tutto qui».
- Crocetta: «Epperò io sono sempre stato contrario alle centrali nucleari. Scusa, sai, ma il tuo parere non rappresenta il punto di vista del mio governo siciliano. Adesso basta, Antonino... e diamine!». Stattene dove sei!
A spasso per le strade giapponesi:
Nell’ambito del progetto “Memories for the Future”, la flotta di veicoli di Street View è entrata nella città giapponese di Namie-machi, colpita dallo tsunami e dall’esplosione della centrale nucleare.
Namie-machi è una piccola città sulla costa del Pacifico, una delle tante abbandonate dopo il terremoto e lo tsunami. Qui, 21mila abitanti non possono ancora rientrare, ma possono ora vederne le immagini tramite Google Maps, grazie ad un progetto congiunto realizzato da Google e dal sindaco della città Tamotsu Baba. Google ha avuto il permesso di entrare nella città con i suoi veicoli, e ha catturato le immagini di strade ed edifici ancora devastati dal terremoto e dall’esplosione nucleare.
A differenza che in altre aree del Giappone, la ricostruzione della città di Namie-machi procede lentamente, a causa della vicinanza con Fukushima e al persistere del pericolo delle radiazioni nucleari. “Molti cittadini di Namie-machi hanno chiesto di vedere la loro città, e ci sono sicuramente molte persone, in tutto il mondo, che vogliono rendersi conto di cosa significa un disastro nucleare”, ha scritto sul blog di Google il sindaco Baba. “Vogliamo che le immagini di Street View rimangano come ricordo permanente di ciò che è successo a causa del terremoto, dello tsunami e del disastro nucleare”.
(Google ha dichiarato di aver seguito tutte le procedure indicate dal Governo giapponese per proteggere i propri dipendenti durante l’operazione, e che i veicoli utilizzati venivano quotidianamente monitorati per controllare eventuali contaminazioni.)
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