(Wayne Dyer)
Ogni giorno di più che trascorro su questa terra è colpa del dialogo incompiuto con il mio spirito. Ho iniziato a comprenderlo, ma lui sfugge e mi costringe alla rincorsa. Quando sento d'essergli vicino non risponde. Mi tiene in vita in questo modo. Rinuncia a materializzarsi, a spiegarsi di sé, m'impone di proteggermi. Vuole che mi difenda, che attenda a chiedergli la vita. Ma questa esperienza andrà pur fatta. E con il corpo.
Oggi ho deciso di stanare la spiritualità. Mi sono spinto ad assorbire il dolore, altro lato d'amore: avrei così fermato le macchie del pensiero. Ho corso senza limiti interiori. Privo di forze, ho chiesto di non fermarmi. Qualche senso sarebbe intervenuto su qualche lacrima di pioggia. E dire che c'ero quasi, dopo venticinque chilometri, alla resa dei conti. Poi un raggio di felicità sfuggito dal passato ha lasciato sulla retina la sua condanna. A vita. E' stato bello comunque viverla...
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