Il filosofo francese Gaston Bachelard sosteneva che «scientificamente, si pensa il vero come correzione storica di un lungo errore e si pensa l'esperienza come correzione di una comune e prima illusione».
L'esperienza allena a correggere le proprie illusioni. La verità della scienza non illude, al massimo prevede.
L'esperienza allena a correggere le proprie illusioni. La verità della scienza non illude, al massimo prevede.
Il francese proseguì per anni su questo sentiero filosofico, addentrandosi fino al centro di uno spettro epistemologico con due estremi, l'idealismo ed il materialismo: una faticaccia. Poi un giorno s'illuminò, e iniziò a far correre l'immaginazione, a sognare, fino a scrivere che «l'appartenenza al mondo delle immagini è più forte e più costitutiva del nostro Essere che non l'appartenenza al mondo delle idee».
A tale conclusione sono giunto pure io, seppur calpestando strade più sportive che filosofiche.
L'appartenenza al mondo delle immagini presuppone l'abbandonarsi alle fantasticherie. E questo è uno dei modi più comuni di rallentare il tempo ed infilarsi al centro di un altro spettro, dove i due estremi sono il controllo (esasperato) e l'incoscienza. Il sognatore è un po' incosciente; preferisce le immagini ai concetti perchè i concetti necessitano di un duro lavoro, per nascere.
Pian piano Bachelard divenne poeta, interpretando evocazioni ispirate dalla fiamma di una candela o dall'acqua di un ruscello. Il suo fantasticare è un universo in espansione, un soffio di sensibile creatività che fuoriesce dalle cose per mezzo di una persona che sogna.
Bachelard era legato a valori come la tranquillità, il riposo dell'anima, e a questi valori dava un significato forte, ontologico, un modo per accedere all'Essere. Li identificava in esperienze che potrebbero sembrare regressive, soluzioni di ripiego o negazioni del mondo, ma che in realtà sono una forma matura di lotta contro il tempo. Così l'infanzia non è più il ricordo intenerito dei nostri primi anni, o il dimenticare che siamo adulti, ma è la consapevolezza che "bisogna invecchiare per conquistare la giovinezza", che grazie ad un immaginario ricco di inventiva avremo l'infanzia che meritavamo.
Bachelard descrisse anche le fantasticherie della volontà, quelle confortanti, perchè preparano all'azione e forniscono il coraggio per lavorare ed applicarsi nelle cose quotidiane. Ma di questo ci sarebbe troppo da (voler) dire...
Mi basta condividere un'immagine, prenderne in prestito l'anima per immaginarne un'altra, e poi lasciare a qualcun altro il pasticcio della fantasia.
4 commenti:
Ciao Mariano. Domanda seria: posso copiare qualche tua frase, ogni tanto, ed inserirla nella mia bacheca facebook in modo che anche i miei "amici di Facebook" (e chi visita il mio profilo) possano leggerle ? (ovviamente citando che sei tu l'autore).
Ciao!
Max.
Certo Max, io non ho copyright, anzi, più copi e meglio sto. Ehehe
P.S.: Quando rientri per gli allenamenti del mercoledì?
Bene, immaginavo ma sempre meglio chiedere.
La risposta alla tua domanda è: spero presto, il 17 vado alla visita di controllo e saprò se posso ri-iniziare, non vedo l'ora; per il momento mi limito, da qualche sera, a frequentare il parco in orari inusuali per camminare e consumare qualche caloria, e rallentare così il copioso incremento di adipe sull'addome. Ma tu hai ripreso a frequentare gli allenamenti podistici (di gruppo e/o solitari)?
Mi sono in buona parte depodisticizzato. Ora sono palestrizzato. E abbastanza irrobustito. La resilienza non è diminuita, e sono molto più forte di prima.
Ti aspetto per tornare a correre ragionando insieme. Ciao MaX e buona convalescenza. Per la pizza ci scriviamo a parte.
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