4 ottobre 2013

Omelia del runner

"When you've lost yourself in a minute..." canta in questa canzone, Ocean 5 a.m., il grande Jack, nel breve incipit di un grande concerto di questa estate...

E l'Inferno si è aperto, in un minuto, proprio alle 5 di mattina di ieri, di fronte all'isola dei conigli di Lampedusa. Si è perso l'uomo, si è persa l'umanità, nell'oceano dei sogni bruciati ed affogati. Nella stiva di una vecchia bagnarola, intrappolate, le urla sono riuscite a spaccare i cuori, anche quelli che non battevano più per certi diritti: la libertà di vivere, di sopravvivere e di partecipare. Non sono cose scontate, e qualcuno paga un prezzo insopportabile. Io sento quelle urla vicino...

"And you'll always burn...Ocean 5 a.m  

L’hangar della morte è un capannone alla fine della pista dell’aeroporto di Lampedusa, dove sono state deposte oltre cento anime finora recuperate insieme al rispettivo corpo. Sopra ogni sacco è spillato un numero che servirà alla polizia scientifica. In file doppie seguono il perimetro dell’hangar, dove chi entra ed esce non parla, sente solo il dolore che si è materializzato tra i tessuti ed il calore del proprio sangue.

I sudari di plastica soffocano di rabbia e di dolore. Ed io niente posso fare, neppure dimenticare. E dio pure. "Forgiven" 


3 commenti:

  1. Silenzio, solo questo. Leggi se non l'hai ancora fatto il Buongiorno di Gramellini di ieri.

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  2. Silenzio, solo silenzio... In questi casi ogni polemica è estremamente inutile.

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  3. Solo una preghiera collettiva, una preghiera dell'anima del mondo...per tutte le anime perse.
    M.S.

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