28 marzo 2013

Le Alternative...

Due buone notizie: la cacciata di Zichichi dall'Assessorato culturale della Sicilia e l'arrivo di Google Maps nell'Asfaltato radioattivo di Namie-machi in Giappone, a pochi chilometri da Fukushima.

A spasso per le strade siciliane:

- Zichichi: «Mi farò promotore di una statua ad Archimede. Nel mondo la maggioranza delle persone colte pensa che Archimede fosse greco, invece era di Siracusa. Archimede è il più grande uomo che ha usato il cervello dall'alba della civiltà a Galilei, ha fatto un'enorme quantità di cose spiegando perché le navi non affondano; ha calcolato il Pigreco e altro ancora. A Siracusa non c'è nemmeno una statua di Archimede, facciamola».
- Crocetta: «E va bene Antonino, facciamo sta statua... e diamine! ».

- Zichichi: «Lo stipendio? Non mi interessa, non ne so nulla. Lo lascio nelle casse della Sicilia. Farò un giro di tutti i tesori siciliani. Nel mondo nessuno li conosce. Devo capire qual è il loro stato, devo andare a vedere. Andrò a Palermo quanto è necessario per evitare di scaldare poltrone senza fare nulla. L'importante è la velocità. Quando ero ragazzino ero popolare perché passavo i compiti ai miei amici, li facevo per tutti. Io risolvo problemi più velocemente di altri».
- Crocetta: «Antonino, però è da mesi non ti vediamo, sei sempre al Cern! Abbiamo dovuto spedire uomini a Ginevra per farti firmare gli atti più importanti per la Regione... e diamine!».

- Zichichi: «Sarei felice se la Sicilia fosse piena di centrali nucleari. Fukushima, e prima ancora Chernobyl, si spiegano col fatto che la tecnologia nucleare è stata messa in mano a irresponsabili, tutto qui».
- Crocetta: «Epperò io sono sempre stato contrario alle centrali nucleari. Scusa, sai, ma il tuo parere non rappresenta il punto di vista del mio governo siciliano. Adesso basta, Antonino... e diamine!». Stattene dove sei!

A spasso per le strade giapponesi:

Nell’ambito del progetto “Memories for the Future”, la flotta di veicoli di Street View è entrata nella città giapponese di Namie-machi, colpita dallo tsunami e dall’esplosione della centrale nucleare.

Namie-machi è una piccola città sulla costa del Pacifico, una delle tante abbandonate dopo il terremoto e lo tsunami. Qui, 21mila abitanti non possono ancora rientrare, ma possono ora vederne le immagini tramite Google Maps, grazie ad un progetto congiunto realizzato da Google e dal sindaco della città Tamotsu Baba. Google ha avuto il permesso di entrare nella città con i suoi veicoli, e ha catturato le immagini di strade ed edifici ancora devastati dal terremoto e dall’esplosione nucleare.

A differenza che in altre aree del Giappone, la ricostruzione della città di Namie-machi procede lentamente, a causa della vicinanza con Fukushima e al persistere del pericolo delle radiazioni nucleari. “Molti cittadini di Namie-machi hanno chiesto di vedere la loro città, e ci sono sicuramente molte persone, in tutto il mondo, che vogliono rendersi conto di cosa significa un disastro nucleare”, ha scritto sul blog di Google il sindaco Baba. “Vogliamo che le immagini di Street View rimangano come ricordo permanente di ciò che è successo a causa del terremoto, dello tsunami e del disastro nucleare”.

(Google ha dichiarato di aver seguito tutte le procedure indicate dal Governo giapponese per proteggere i propri dipendenti durante l’operazione, e che i veicoli utilizzati venivano quotidianamente monitorati per controllare eventuali contaminazioni.)


26 marzo 2013

Top Atletica

Bolt e i 400 metri, un amore mai nato
Le parole usate con amabile franchezza per commentare la sua prestazione dicono molto più di ogni analisi tecnica. ''Sono felice di aver finito questa gara senza infortuni''. Come dire, meno male che è  finita. Un po' come chi sale sulle montagne russe, provando a vincere la paura, e tira un sospiro di sollievo non appena mette il piede a terra.
Usain Bolt - riferisce agenziainforma.it - la sua montagna l'ha scalata oggi, cimentandosi negli ''odiati'' 400 metri, distanza che l'uomo più veloce del mondo continua a ritenere troppo lunga e faticosa per le sue potenzialità, ma che invece il suo staff continua a proporgli, convinto di non sapere ancora tutto sulla capacità del talento giamaicano.

Il compianto Pietro Mennea lo invitò, un anno fa, a provare il ''giro della morte'' e proprio nei giorni del lutto per la scomparsa del campione italiano, il sei volte medaglia d'oro ai Giochi si è messo sui blocchi a Kingston per correre in un ''anonimo'' 46''44, battuto dal connazionale Nicholas Maithland che ha preceduto il pluricampione olimpico dei 100 e 200 chiudendo in 45''79.

Dieci anni fa, non ieri, Bolt navigava su tempi ben più competitivi, il 45''35 realizzato nel 2003 da allievo aveva un peso specifico di tutti rispetto. Evidentemente Bolt questa distanza sulla quale ha un personale di 45''28 datato 2007, non la digerisce troppo (a febbraio chiuse in 46''74) e il crono di oggi - arrivato nel mezzo di una stagione che deve ancora entrare nel vivo - giustifica solo in parte la mancanza di allenamenti specifici sulla distanza.
Bolt comunque si rifarà tra una settimana quando è atteso a Rio per la sfida sui 150 metri in linea retta dove cercherà di limare il suo primato mondiale di 14''35 stabilito a Manchester, nel 2009. Allora quella prova lasciò credere che le potenzialità di Bolt non fossero state ancora del tutto espresse. Ma bisognava anche avere a che fare con la volontà del campione. Che del giro di pista non ne vuole sapere.
Un anno fa, chiusi i Giochi, confessò apertamente cosa ne pensava: ''Il mio allenatore propende per i 400, l'ho sentito borbottarne, ma io propendo per altro. Avete mai visto il programma di allenamenti dei corridori dei 400 metri? Da ''vomitare” dalla fatica, e io non voglio. Io amo mangiare''. E correre veloce come un lampo. Mezzo giro di pista, niente di più.

Hallelujah

25 marzo 2013

Et nunc?

Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa...
(A. Einstein)


Anche l’illusione è creativa, specialmente per quello sprovveduto di un cervello che sa far ruotare la Luna…


   ET nunc? Sic et simpliciter?

 
Hallelujah


21 marzo 2013

A Mennea


La vita è una coda allo sportello della Morte.
Fortunatamente questo burocrate, a volte, è molto lento
e se fai il pagliaccio
è capace anche di farti rifare la fila.

***
La vita è una corda al collo della Morte.
Sfortunatamente questo burocrate, a volte, è troppo veloce
e se fai sul serio
è capace anche di farti passare davanti agli altri,
e strapparti le ali ancora nuove.

Ma tu, nelle volate entusiasmanti, hai battuto la Morte,
nel ricordo, che è più forte...



P.S.: Grazie nonno, per quando mi chiamavi Mennea - da piccolo - e mi si gonfiava il cuore...

19 marzo 2013

Il fulmine

Tratto da La Stampa del 19.03.2013 / Andrea Malaguti

Alla fine arriva il commissariamento, o almeno qualcosa che gli somiglia molto.

Addio libertà di parola per Vito Crimi e Roberta Lombardi, capogruppo al Senato e alla Camera del MoVimento Cinque Stelle (e, dunque, unici megafoni ufficiali della linea del popolo del web). D’ora in poi ogni annuncio del MoVimento sarà filtrato dai pretoriani-intellettuali di Grillo e Casaleggio. Due blogger ortodossi che rispondono al nome di Daniele Martinelli e Claudio Messora. Saranno loro l’anello di congiunzione tra la «terra delle idee» e i cittadini-parlamentari, la nuova stella polare di un universo che al primo contatto con la realtà è collassato.

Da principio la mediazione a Palazzo Madama era stata affidata a Martinelli. Dopo lo scontro di sabato su Pietro Grasso, il papa ligure e il suo guru hanno deciso di invertire i ruoli, con Messora – visionario e intransigente fedelissimo nato ad Alessandria d’Egitto - catapultato al Senato. Arriverà oggi. Chiamerà i suoi a raccolta. E indicherà la strada. Unica. Definitiva. Semplice e irrinunciabile. «Il regolamento viene prima dei principi personali». Un generico «noi» che sovrasta uno specifico «io». Così, dalle minacce si passerà alle espulsioni vere e proprie. Un modo esasperato di raccontare la storia? ...

18 marzo 2013

L'aquila (politica)

Sms grillino sul monte citorio.

Da qui la si nota, non vola, ma scruta: è d’aquila, indolente, il profilo garante...
Non ha da sbranare che i suoi figli; non ha più da sbraitare consigli...
Se non insegna a volare può bruciarsi l’amore, prima che insorga il signore, il dio, o il sole...

17 marzo 2013

Ex sol dato


Un istante, due, forse bastano per intenderci sul tempo che non è infinito e non pretende di cambiare la stagione, ora che l’inverno è ancora neve. Ciò che cambia è questa neve, da sempre lo stesso colore, una volta inaspettata, oggi piuma d’oca come allora. Eppure scontata. Il prezzo di una magia, dagli sguardi svelata. Dalle pagine di tutto il meteo  del web, più nessun segreto.

Il divino truccarsi della terra - domani il sole, oggi la neve, non ci piove -
è un matematico pensiero calcolato in un istante, due, forse. E non bastano più gli sguardi per intendere il miracolo informatico d'un sogno collettivo.

E’ la sera dei miracoli, fai attenzione, qualche vigile urbano è nascosto dietro il portellone, l’elettronica di bordo potrebbe scivolare, come il tutor, il velox, il navigatore. Un’altra magia ci fa navigare seguendo tracce che inghiottono la strada. Vissuto in un istante, due, forse bastano anche per il gps che parla di motivazioni. Al polso, nella corsa, registra il passo falso, lo annota, lo scruta, non dà tregua.

Comunichiamo con il mondo, con un blog. Possiamo farlo nevicare, roteare o sorvegliare questo mondo in contrazione sotto i nostri occhi e la nostra fame. Gli occhi sono molti più di prima, ed anche le follie si vergognano d’esistere. Osservate, richiamate, condannate da ciò che è popolare...

L’uomo non è più solo mago, solo schiavo, solo ladro. E’ nella rete, pescatore e poi pescato.

Un istante, due, forse bastano per intenderci su quel tempo... che se n'è andato!




5 marzo 2013

La rivoluzione democratica

Tratto dall'articolo di Jacopo Fo del 3 marzo 2013

Titolo: "Amo Bersani. Lui mi ama? Abbassiamo i toni".
Sottotitolo: "È solo la fine del mondo"



Se avessi potenti mezzi economici coprirei l’Italia di cartelloni di 10 metri per 4 con la foto di Maurizio Costanzo che dice flemmatico: “Calmi! State calmi!”.

Mi telefonano continuamente cari amici che mi dicono tutti la stessa cosa: "Che bello che Grillo ha fatto saltare il banco. E adesso speriamo che trovino un accordo e facciano le riforme essenziali per questo Paese. Se si ritorna alle elezioni, dopo qualche mese di terrorismo mediatico sullo spread e la bancarotta ingovernabile, rivince Crapa Pelata Pentita e noi ci siamo persi un’occasione epocale..."

I miei amici hanno votato Grillo, Ingroia, Vendola o Bersani. E non sono solo amici miei, sono anche amici tra di loro. Gente del Pd che è contenta che l’M5S è il primo partito? Sì. L’importante per tutti è che si sia arrivati a un punto di rottura. Alcuni credevano che il miglior cambiamento l’avrebbe portato la vittoria di Bersani. Altri speravano in Renzi. E ci ho mangiato assieme!

Secondo me, Grillo adesso che ha vinto dovrebbe fare un respiro di sollievo. Cazzo, hai vinto! Adesso devi cambiare registro. Ho sentito alcuni dire: “Se si rivà a votare 5 Stelle prende la maggioranza! Suvvia…Mai sottovalutare l’avversario. E mai sopravvalutare gli italiani.

Caro Beppe, non son pochi quelli che non ti seguono fino in fondo, han detto: “Le ho provate tutte, provo anche questa!” Ma se non porti a casa le riforme non ti rivotano! Hai fatto il botto, lo ha sentito anche Napolitano, Fassino verrà ricordato nei secoli come quello che ti ha detto: perché non ci provi te a fare un partito!?! Hai vinto. Non cercare di stravincere.

E poi perché ce l’hai tanto con Bersani? 3 milioni di elettori del Pd lo hanno scelto come leader. Non lo puoi liquidare come fosse un cretino. Non sarebbe rispettoso verso chi lo ha votato convinto che Bersani fosse il cambiamento.

E poi siamo sinceri: Bersani ha scelto di fare le primarie quando poteva non farle perché lo statuto del Pd prevede che il segretario sia auomaticamente il candidato Premier. Lo vogliamo ammettere? Poteva scegliere lui i candidati al Parlamento… E oggi tra gli eletti del Pd abbiamo qualche centinaio di persone che vengono dalla società civile, gente che ha dimostrato di essere onesta e capace e desiderano veramente qualche cosa di buono per il Paese, dar loro delle facce di culo non né giusto né elegante. Anche perché è pure merito tuo se il Pd è stato costretto a rinnovarsi un po’. Non sputare su una tua vittoria.

Secondo il rapporto di Legambiente ci sono in Italia 20 comuni dove i cittadini non pagano la bolletta perché l’elettricità viene prodotta dai pannelli solari comunali. Ci sono 400 comuni che hanno una bolletta zero per tutte le strutture municipali. Sono bravi o no? Guarda che sono quasi tutti comuni amministrati dal centrosinistra!

Temi una trappola sfiancante come quella che ha teso Berlusconi alla Lega per 16 anni che il federalismo gliel’ha fatto vedere col binocolo? Chiedi impegni scritti, pubblicati sui giornali con le date delle votazioni in Parlamento, per ogni legge, e se poi Bersani fa il furbo allora sì il Pd si estingue come i panda!

Caro Bersani, quel che farei al tuo posto è esattamente quel che hai detto che farai: vai in parlamento con un piano di riforme decente e dettagliato (e già gli articoli di legge scritti) e il M5S dovrà trovare il modo di farti fare il governo.

Abbiamo bisogno di riunificare non di dividere. Quando Mandela prese il potere in Sud Africa si pose il problema di riunificare una nazione che era sull’orlo della guerra civile.

Oggi questo dovrebbe avere in testa il popolo progressista: basta risse, rimbocchiamoci le maniche e aggiustiamo un mattone per volta. Lo stessero fecero i gruppi della resistenza dopo il 25 aprile del ‘45. Riuscirono a mettersi d’accordo sulle regole perfino con i monarchici, che oggettivamente, erano dei mostri.

...

Da questa trappola per topi ne usciamo solo se un numero sufficiente di progressisti si arruola in una forza di pace autoconvocata. Ma non nelle piazze: casa per casa. Hai una cugina del M5S? Portale una torta a forma di cuore fatta con la farina biologica. Hai un salumiere del Pd? Portagli una bottiglia di vino. E dite loro: abbiamo bisogno di ricostruire un popolo!

Se sei del Pd vai da uno del 5 Stelle e digli: “Grazie, avete realizzato il cambiamento che abbiamo sempre sognato. Grazie. E scusa per quel che abbiamo detto. Avremmo dovuto ascoltarvi quando portavate in parlamento le firme di centinaia di migliaia di persone… E i politici le usavano per pulirsi il culo… E avemmo dovuto ascoltarvi quando con due anni di anticipo ci avvertivate che eravamo sull’orlo della bancarotta…”.

Se hai votato 5 Stelle vai da uno del Pd e digli: “Non avevi capito un cazzo ma so che anche tu vuoi sinceramente il cambiamento, volevo dirti che ti amo perché tu sei mio fratello. Vieni a spalare merda con me, diventeremo amici! Aggiustiamo le scuole, piantiamo boschi e pannelli solari, facciamo bello questo Paese insieme!”.

Serve il rispetto di chi ha perso e la modestia di chi ha vinto. Serve un nuovo spirito, serve dare speranza. Serve togliere subito dalla miseria milioni di bambini. Non stiamo a guardare il pelo nell’uovo. Portiamo a casa risultati per la gente. Fateci sognare!

 

2 marzo 2013

Il Programma

Ci sono punti del programma di M5S che si allargano da soli a formare cerchi sempre più estesi. Saranno le prossime isole di un pacifico rivoluzionare collettivo...


STATO E CITTADINI

• Abolizione delle province

• Abolizione dei rimborsi elettorali

• Insegnamento della Costituzione ed esame obbligatorio per ogni rappresentante pubblico

• Riduzione a due mandati per i parlamentari e per qualunque altra carica pubblica

• Eliminazione di ogni privilegio particolare per i parlamentari, tra questi il diritto alla pensione dopo due anni e mezzo

Non eleggibilità a cariche pubbliche per i cittadini condannati
• Approvazione di ogni legge subordinata alla effettiva copertura finanziaria


ENERGIA


Riduzione di almeno il 10 per cento in cinque anni dei consumi energetici del patrimonio edilizio degli enti pubblici, con sanzioni finanziare per gli inadempienti

Riduzione dell’impatto ambientale delle centrali termoelettriche esistenti

• Incentivazione della produzione distribuita di energia elettrica

• Eliminazione degli incentivi previsti dal CIP6 alla combustione dei rifiuti in base al loro inserimento, privo di fondamento tecnico-scientifico, tra le fonti rinnovabili

Incentivazione della produzione distribuita di energia termica con fonti rinnovabili, in particolare le biomasse vergini, in piccoli impianti finalizzati all’autoconsumo, con un controllo rigoroso del legno proveniente da raccolte differenziate ed escludendo dagli incentivi la distribuzione a distanza del calore per la sua inefficienza e il suo impatto ambientale

Incentivazione della produzione di biogas dalla fermentazione anaerobica dei rifiuti organici.


INFORMAZIONE

• Eliminazione dei contributi pubblici per il finanziamento delle testate giornalistiche

• Nessun canale televisivo con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da alcun soggetto privato, l’azionariato deve essere diffuso con proprietà massima del 10%

Nessun quotidiano con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da alcun soggetto privato, l’azionariato diffuso con proprietà massima del 10%

Copertura completa dell’ADSL a livello di territorio nazionale

• Divieto della partecipazione azionaria da parte delle banche e di enti pubblici o para pubblici a società editoriali


ECONOMIA

Abolizione delle scatole cinesi in Borsa

• Impedire lo smantellamento delle industrie alimentari e manifatturiere con un prevalente mercato interno

Introduzione di un tetto per gli stipendi del management delle aziende quotate in Borsa e delle aziende con partecipazione rilevante o maggioritaria dello Stato

• Riduzione del debito pubblico con forti interventi sui costi dello Stato con il taglio degli sprechi e con l’introduzione di nuove tecnologie per consentire al cittadino l’accesso alle informazioni e ai servizi senza bisogno di intermediari

 • Vietare la nomina di persone condannate in via definitiva come amministratori in aziende aventi come azionista lo Stato o quotate in Borsa

• Favorire le produzioni locali

TRASPORTI

• Sviluppo di reti di piste ciclabili protette estese a tutta l’area urbana ed extra urbana

• Sviluppo delle tratte ferroviarie legate al pendolarismo

• Copertura dell’intero Paese con la banda larga

• Incentivazione per le imprese che utilizzano il telelavoro

• Incentivazione dei mercati locali con produzioni provenienti dal territorio

SALUTE

• Ticket proporzionali al reddito per le prestazioni non essenziali

• Programma di educazione sanitaria indipendente pubblico e permanente sul corretto uso dei farmaci, sui loro rischi e benefici

• Politica sanitaria nazionale di tipo culturale per promuovere stili di vita salutari e scelte di consumo consapevoli per sviluppare l’autogestione della salute (operando sui fattori di rischio e di protezione delle malattie) e l’automedicazione semplice

• Sistema di misurazione della qualità degli interventi negli ospedali (tassi di successo, mortalità, volume dei casi trattati ecc.) di pubblico dominio

• Separare le carriere dei medici pubblici e privati, non consentire a un medico che lavora in strutture pubbliche di Operare nel privato

• Incentivazione della permanenza dei medici nel pubblico, legandola al merito con tetti massimi alle tariffe richieste in sede privata

• Criteri di trasparenza e di merito nella promozione dei primari

• Liste di attesa pubbliche e on line

• Allineare l’Italia agli altri Paesi europei e alle direttive dell’OrganizzazioneMondiale della Sanità (OMS) nella lotta al dolore. In particolare per l’uso degli oppiacei (morfina e simili)

• Possibilità dell’8 per mille alla ricerca medico-scientifica

• Finanziare la ricerca indipendente attingendo ai fondi destinati alla ricerca militare

• Promuovere e finanziare ricerche sugli effetti sulla salute, in particolare legate alle disuguaglianze sociali e all’inquinamento ambientale dando priorità ai ricercatori indipendenti

• Eliminazione degli inceneritori

ISTRUZIONE

• Abolizione del valore legale dei titoli di studio

• Risorse finanziarie dello Stato erogate solo alla scuola pubblica

• Accesso pubblico via Internet alle lezioni universitarie

• Investimenti nella ricerca universitaria

• Integrazione Università/Aziende